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Gli ultimi 50 anni di storia Italiana hanno prodotto enormi cambiamenti nel rapporto tra la popolazione ed il proprio territorio, scavando un solco sempre maggiore tra chi coltiva la terra e chi dai frutti di questa terra dipende. Quelli che erano il vissuto e le conoscenze comuni delle scorse generazioni sono divenuti ormai esperienze rare, spesso percepite con modalità mitiche e nostalgiche, e piegate allo sfruttamento commerciale che di questi miti si nutre.

L'unico modo per invertire queste tendenze appare il recupero di un rapporto personale e diretto con la coltivazione della terra. Solo in questo modo infatti si può trasformare quella che sarebbe una altrimenti sterile conservazione di usi ormai obsoleti, in un processo attivo, caratterizzato dalla portabilità nel futuro delle tradizioni antiche, pur accompagnate dal continuo rinnovarsi e nella ricerca continua del miglioramento che ha da sempre caratterizzato il mondo agricolo.

Il protagonista di questo processo è, nella forza lavoro, l'agricoltore; e nella popolazione, l'amatore.
Delle necessità degli agricoltori si occupano Università, enti di ricerca, associazioni di categoria e figure professionali. Ma chi si occupa degli amatori?

Fruttama vuole divenire il luogo che si occupa degli amatori che si riconoscono nei suoi obiettivi, e lo vuole fare attraverso la coltivazione delle piante da frutto, che, nelle campagne assediate dallo sviluppo urbano e dall'abbandono dei campi spesso sono le uniche testimoni superstiti di un'epoca dalla quale idealmente vogliamo ripartire. Fruttama pone al centro l'amatore e le sue esigenze, e in quanto tale, non assume un atteggiamento di pregiudizio o di snobismo: né verso nuove varietà di piante da frutta, più o meno comuni, né verso nuove tecniche di coltivazione, né verso le finalità specifiche della coltivazione di piante da frutto. La bontà di una specifica pianta, di una specifica tecnica, o di una specifica finalità resteranno sempre determinate dalla soddisfazione particolare che ne ritrae il singolo amatore, e Fruttama accompagnerà sempre ogni singolo amatore a realizzare nel migliore dei modi le sue potenzialità di appassionato.

Per far questo Fruttama prefigura la costituzione di una comunità di persone associate nel perseguimento dei suoi obiettivi; una comunità caratterizzata da solidarietà, rispetto, reciprocità, onestà, riconoscenza, democrazia, legalità, voglia di migliorarsi e condividere la propria passione, libera da influenze commerciali, politiche e ideologiche.  Si faranno solo due eccezioni a questo approccio agnostico verso la coltivazione delle piante da frutto: la prima è che Fruttama è una organizzazione positivista; Fruttama ritiene che il processo razionale-scientifico sia il miglior modo per gestire l'ambiente agricolo e le problematiche che esso presenta; la seconda è che Fruttama ha una coscienza ecologista, perché ritiene l'uomo e le piante non un qualcosa di "altro" esterno rispetto all'ambiente e alla natura, ma parte di un unicum che mette tutto in relazione; un unicum chiama alla responsabilità verso coloro che non vivono né qui, né ora.

La comunità di Fruttama sarà quindi la base per il perseguimento delle finalità dell'organizzazione, che possono essere così riassunte:

La costituzione di una banca di conoscenze liberamente accessibile da coloro che voglio educare ed educarsi sulle tematiche relative alla coltivazione delle piante da frutto;

L'educazione all'acquisto delle migliori piante da frutto, e il conseguente stimolo verso un vivaismo di qualità, che possa maggiormente andare incontro alle esigenze degli amatori, con lo scopo anche di sviluppare un mercato che valorizzi le eccellenze produttive, con vantaggio sia per chi produce, che per chi acquista;

La costituzione di banche di germoplasma distribuite, con esemplari di rara o difficile reperibilità, per permetterne la conservazioni sul territorio italiano e la distribuzione ai soggetti interessati di materiale sano e di origine certa, specialmente per quelle piante che restano esterne ai circuiti produttivi di tipo vivaistico, in collaborazione, quando possibile, con istituzioni e università;

La costituzione di gruppi di pressione che possano influenzare positivamente l'azione politica, specificatamente negli ambiti legislativi inerenti la coltivazione delle piante da frutto.

L'organizzazione di attività presso scuole, enti pubblici, istituzioni, intese e orientate a favorire lo sviluppo della frutticoltura amatoriale e l'agricoltura urbana.

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